COO-SLEEPING

Si sente tanto parlare del coo-sleeping dei problemi che potrebbe comportare al bambino.

Io ho dormito ( e lo faccio tutt’ora )  con entrambi i miei figli per diverse ragioni , con la mia prima figlia ora 17enne ; ero una neo mamma inesperta ,terrorizzata e volevo tenerla sempre sott’occhio , ho continuato a dormire con lei fino ai 12 anni circa poi abbiamo deciso di comune accordo che era il momento che avesse una camera tutta sua , nonostante avesse un po’ paura ha accettato l’esperimento strappandomi la promessa che se entro un mese non fosse riuscita a dormire da sola sarebbe tornata nell’ lettone.

ricordo che fu un po’ faticoso perché non riuscivamo a trovare un accordo sul metodo ; luce accesa e porta chiusa o luce spenta e porta aperta , poi arrivammo alla soluzione … lumino piccolo da lettura sul comodino e porta socchiusa , le prime due settimane poi mi chiedeva di rimanere in camera finche non si addormentava poi piano piano nel giro di un mese riuscì ad abituarsi alla nuova soluzione.

Ora col piccolo di 5 anni si dorme insieme per altri motivi ; inizialmente terrorizzata dal suo problema cardiaco preferivo dormire con lui per tenerlo vicino ,ricordo mille notti insonni ad ascoltare il suo respiro e gli attacchi di panico appena sentivo un cambiamento nel suo ritmo del respiro col telefono sotto il cuscino e il numero di telefono del’ ambulanza  del paese sempre impostato .

Diego ed io abbiamo continuato a dormire insieme anche dopo l’intervento perché inizialmente aveva cominciato a soffrire di incubi legati alla degenza in ospedale , a detta della pediatra anche se aveva solo 5 mesi era abbastanza cosciente anche se non capiva percepiva che in quel posto c’era qualcosa di strano e che non era casa sua .

Col passare del tempo Diego ha smesso di fare incubi e si è calmato , ma nel frattempo il papà aveva preso la brutta abitudine di dormire con la tv accesa, cosa per me impossibile da sopportare !! Penso che il coo-sleeping non faccia poi cosi male se rende tranquilli mamme e figli, un giorno anche Diego sarà pronto per lasciare il lettone ma lo decideremo insieme come è stato per la sorellona , intanto nell’attesa continueremo a coccolarci il più possibile .                                                                                                                                              foto di tutti 485

MACCHERONCINI GRATINATI CON ZUCCHINE,SPECK E SCAMORZA

                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Come avrete ormai capito sono un’amante della pasta perciò ho scelto per voi un’altra ricetta facilissima da preparare in soli 15 minuti ma questa volta ci serviremo del forno a microonde .

INGREDIENTI :  350 G di maccheroncini rigati , 2 zucchine , 50 g di speck a fettine , 150 g di scamorza fresca , 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale e pepe.

Tagliate le zucchine a rondelle e lo speck a striscioline ,mettete tutto in un recipiente con un cucchiaio d’olio e cuocete al microonde per 2/3 minuti a 750 w.

lessate la pasta ,solatela al dente e versatela in una pirofila con le zucchine e la scamorza che avete tagliato precedentemente .

Condite con due cucchiai d’olio, aggiustate di sale e pepe e mescolate bene .

Cuocete nel forno a microonde a cottura combinata per circa 3/4 minuti e potrete gustarvi un piatto veramente gustoso.

MAMME E LAVORO

Ogni giorno è una lotta contro il tempo , la mattina dobbiamo correre per portare i bambini a scuola ,correre per arrivare al lavoro , abbiamo tempi per consegnare il lavoro ,tempi per mangiare .. la nostra vita è scandita dal tempo ; da quando ho perso il lavoro la mia concezione del tempo è molto cambiata prima la mattina era una frenesia , preparare la colazione per tutti ,lavare e vestire il piccolo , era sempre una lotta per chi doveva andare per primo in bagno per poi uscire arrivare alla fermata dell’autobus sempre in ritardo di dieci minuti con tre borse e il pupo sulle spalle , non trovare sistematicamente da sedersi neanche per appoggiare il bambino nel caos dell’autobus pieno fin quasi all’esplosione di scolari e di pendolari , arrivare a scuola fare lo slalom tra le mamme lungo il corridoio ,salutare in fretta il piccolo perché un minuto di più mi avrebbe fatto perdere l’autobus di ritorno per arrivare al lavoro già stanca e senza forze … la sera il tragitto al contrario , ho la grande fortuna di avere una madre settantenne ancora ingamba che la sera andava a recuperare il piccolo a scuola e lo portava a casa sua in attesa del mio ritorno…stessa scena io con il bimbo in braccio ad aspettare l’autobus delle 18:30 per correre a casa e preparare la cena e concludere la giornata alle 11 ( nei giorni migliori ! ) ..pensandoci ora solo a pochi mesi di distanza mi chiedo come facevo a sopportare quella vita , credo che ormai andassi avanti per inerzia .

Da quando ho perso il lavoro per me la gestione della giornata è molto cambiata a partire dalla sveglia che abbiamo letteralmente chiusa nel cassetto del dimenticatoio , preparo tutto il necessario per la colazione la sera perché io e Diego ora ci svegliamo quando vogliamo ,abbiamo detto addio alle corse frenetiche della mattina , potendoci svegliare più tardi senza il pensiero di perdere l’autobus evitiamo anche la fila per andare al bagno , la mattina quando lo porto a scuola posso permettermi di fermarmi a chiacchierare con le mamme che purtroppo hanno perso il lavoro prima  di me, grazie al mio ex datore di lavoro ho trovato un lavoretto a cottimo che svolgo a casa , certo la paga è bassa ; quello che mi mancherà sempre del lavoro credo che sarà lo stipendio pieno che purtroppo si fa sentire ,da quando non lavoro finalmente ho tutto il tempo per gestire la casa ,per fare passeggiate e coltivare i miei interessi , con questo non dico di essere felice di aver perso il lavoro ma ora posso constatare com è  la parte opposta della barricata … per ora non posso che apprezzare il cambio dei ritmi della giornata che mi fanno inevitabilmente sentire meglio ; sono più tranquilla meno dedita agli scatti d’ira ,posso scegliere il mio tempo e come vivere le mie giornate , non so cosa mi riserverà il futuro,per ora l’idea di trovare un altro lavoro è un utopia non solo per me ,ma io cerco di adattarmi e vivere il presente come meglio posso nella mancanza e nelle rinunce di tante cose che non posso più permettermi nell’ attesa, con la speranza di un futuro spero migliore per tutti .

PUNTO DI NON RITORNO

10471429_1658053487742188_7385122298062332731_n                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Oggi ho fatto la terza uscita per andare a correre ; vorrei poter dire che è andata fantasticamente che ho corso come ICARO con le ali ai piedi , ma ahimè il sole era più vicino di quanto pensassi ! inutile dire che mi è venuto subito il fiatone , il vento freddo mi tagliava lungo il viso ,fortunatamente mi ero portata una sciarpina leggera e indossavo una felpa col cappuccio comprata qualche anno fa in centro a Bologna sulle bancarelle degli indiani un venerdì pomeriggio ,questo potrà sembrarvi irrilevante ma in realtà il nesso c’è ..per me gli indiani d’America e la loro storia  la loro forza tirano fuori lo spirito combattivo che dentro di me .. che ultimamente era un po’ sepolto ; infatti sono alla terza uscita e ancora non mi sono arresa , nonostante le gambe ,le caviglie e buona parte della schiena mi facciano male e il tempo non sia dei migliori , d’altronde siamo in autunno e il grande freddo deve ancora arrivare.

Per darmi un incentivo in più mi sono prefissata un obbiettivo; sul percorso che faccio c’è un albero ,un unico solo albero sul ciglio della strada e intorno solo campi per ciò ho deciso che ogni volta che uscirò a correre o camminare il mio obbiettivo sarà raggiungere quell’albero che si trova a circa un km e mezzo del mio itinerario ma ho anche pensato che quell’albero sarà il mio punto di non ritorno ; se arriverò a quell’albero non potrò tornare indietro e sarò costretta a proseguire.

come stavo dicendo anche oggi è stata dura ,i dolori fisici sono stati incessanti ma ho deciso di uscire ugualmente , del resto Roma non è stata costruita in un giorno !  se voglio riuscire nel mio intento devo metterci della costanza , così questa  mattina prima di partire ho scaricato sul mio smartphone un ‘ app di cui ho sentito molto parlare e pare che sia utilissima x chi corre , si chiama RANTASTIC con il supporto del GPS traccia il percorso fatto e tiene conto del tempo impiegato e delle calorie teoricamente consumate e ti permette di ascoltare anche la musica mentre la voce di un allenatore virtuale ti avvisa di che hai macinato un altro km … il mio tempo ? 4,11 km in 47 minuti e 41 secondi .. forse un po’ meno perché mi ha telefonato mia madre  e ho dovuto rallentare e rispondere !! .

Resisterò a un’altra uscita ? ve lo racconterò alla prossima puntata !

CAMBIAMENTI

Negli ultimi quattro anni sono cambiate una miriade di cose ; ho cambiato casa tre volte ,ho avuto il mio secondo figlio ,ho avuto un infortunio sul lavoro che mi ha reso invalida e infine sono rimasta disoccupata una serie di eventi che hanno sconvolto la mia vita nel bene e nel male , mi hanno spinto a intraprendere nuove strade e a cambiare la mia vita radicalmente .

Da quando sono a casa dal lavoro però avverto una sensazione di naufragio ,a parte tutti i problemi che possono insorgere in una famiglia di quattro persone che si ritrova con un unico stipendio, mi sento come in trappola come in un circolo chiuso ,come se stessi rivivendo sempre lo stesso identico giorno ; la mattina portare il bimbo a scuola , lavorare ,cucinare, pulire casa , mangiare è dormire .

Per questo motivo ho deciso finalmente di prendere in mano la situazione almeno per quanto riguarda alcuni aspetti , quando avevo 17 anni ho cominciato a lavorare , a 20 la prima figlia e da lì la mia vita è stata sempre casa, lavoro e figli, ho dedicato tutta me stessa a loro annientando piano piano me stessa  rinunciando a tutto ed ora quasi 39enne sento che questa vita cominciava ad andarmi stretta, cercavo un qualcosa che mi aiutasse a uscire da quel circolo vizioso del nulla …

Cosi ho deciso di aprire questo blog e da pochi giorni ho cominciato a mettermi d’impegno nella corsa per perdere peso …non diventerò famosa e non correrò la maratona di New York ma da quando ho cominciato queste due attività devo dire che mi sento meglio , più tranquilla meno ansiosa , mi arrabbio meno facilmente ,in qualsiasi modo penso che ne verrà fuori qualcosa di buono almeno per la mia salute mentale !.

FARFALLE GIALLE E ROSSE CON PROVOLONE PICCANTE

INGREDIENTI: 380 g di farfalle , 1/2 peperone giallo,1/2 peperone rosso grigliato ,100 g di provolone piccante ,5 cucchiai di parmigiano ,7/8 foglie di basilico, 1 spicchio d’aglio, 2 cucchiai di olio d’oliva extravergine ,1 cucchiaio di passata di pomodoro, sale e pepe bianco .

Cuocete la pasta in una pentola con abbondante acqua salata , nel frattempo spelate i peperoni e tagliateli a cubetti.

Rosolate l’aglio nell’olio e unite i peperoni ,il basilico e la passata di pomodoro, frullate ,salate e pepate.

Tagliate a scaglie il provolone ,scolate la pasta al dente e saltatela insieme alla salsa e al formaggio , infine decorate con ciuffetti di basilico.

questo è un piatto velocissimo con una cottura di soli 10 minuti perché si sa quando la pancina brontola … bisogna servirla !!!

PER UN PUGNO DI KG IN MENO

Come ogni mamma che si rispetti non poteva mancare la crisi dei kg di troppo !

Con l’arrivo della prima figlia 17ennne non ho avuto grossi problemi a rientrare nel mio peso ,uno/due kg in più erano accettabili ero passata da 59 kg a 62/63  con l’aiuto di un lavoro pesante ero riuscita a mantenerli fino a quattro anni fa , con l’arrivo del bimbotto n 2 sono aumentata di ben 30 kg ; il lavoro sedentario ( nel frattempo è cambiato anche quello ) ,la stanchezza accumulata , i problemi di salute miei e del bambino e ..si mettiamoci anche un po’ di pigrizia hanno fatto il resto del lavoro.

Ieri pomeriggio mi è capitata una cosa molto strana ; non so…una convergenza astrale ,un qualcosa di più di una coincidenza ,come quando avvisano al telegiornale che una cometa chiamata con chi sa quale nome balordo sta x passare accanto alla terra ed è un qualcosa di talmente straordinario che succede una volta ogni tremila anni e tu sei lì incredulo che non sai cosa fare; ieri pomeriggio avrei dovuto portare il piccolo a fare la visita di routine dalla pediatra ma all’ultimo momento ha chiamato dicendo che per un imprevisto doveva rimandare , così il papà si è offerto ( e non capita spesso !) di andare in lavanderia e di portare con se anche il pupo …non potevo crederci , rimasta sola a casa mi venivano in mente almeno un miliardo di cose che potevo fare, ma alla fine ha vinto un’idea ; quella che mi stavo ripromettendo ormai da troppo , il buon proposito dell’anno scorso dell’anno prima e forse anche dell’anno prima ancora … ANDARE A CORRERE ! .

CORRERE un concetto che pronuncio a bassa voce ,che metto fra virgolette dato il mio peso sembra strano che una persona obesa come me possa correre , da ragazza ai tempi della scuola ero in una squadra di pallamano femminile , eravamo solo in serie C ma l ‘impegno era tanto ; due pomeriggi di allenamento più partita il sabato o la domenica ,perciò ricordo abbastanza bene come si corre , ma non avevo ancora fatto i conti con ben 30 kg in più che si sono fatti sentire tutti molto bene e ve lo devo dire … non sono affatto simpatici ! Cosi ho cominciato mi sono lanciata su quella strada di campagna poco frequentata in modo da evitare il più possibile di incontrare gente conosciuta , un totale di ben 7 km che mi sono sciroppata alternando tra camminata veloce e corsa ,a dire il vero la corsa è durata solo pochi metri alla volta perché già dal primo scatto di corsa ho provato subito un dolore alla bocca dello stomaco e il calcolo che riposa felicemente nella mia colecisti non penso che sia stato molto contento !!  e a dirla tutta anche le mie gambe non erano entusiaste della mia decisione , pesanti come marmo e intorpidite non ne volevano sapere di muoversi ,ma ho insistito ,non ho ceduto e oggi ne pago le conseguenze ; gambe doloranti, ginocchia che scricchiolano ma ora che ho cominciato credo di potercela fare….       12122963_1657351147812422_4420790207250897275_n

GENERAZIONE TECNOLOGICA

videogioco                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Il primo videogioco fu ideato e costruito negli anni tra il 1946 e il 1948 ispirato agli schemi radar usati durante la prima guerra mondiale, da allora in continua evoluzione sempre più sofisticati ,sempre più realistici… ieri pomeriggio mi sono recata a un IPER dove si trova stabile un simulatore della TRINITON composto da un mega schermo e due sedili a vibrazione che durante l’esecuzione del videogioco riproduce movimenti e vibrazioni da impatto ovviamente in scala meno elevata ma che rende l’esperienza di gioco veramente realistica…mio figlio Diego ha voluto assolutamente provarlo, pensavo che non fosse propriamente adatto per la sua età e che potesse spaventarsi ma mi sbagliavo devo dire che non ha fatto una piega anzi si è divertito moltissimo; questo mi ha fatto capire quanto sia diversa la generazione di oggi rispetto a quella di 30/40 anni fa e che questa nuova generazione è realmente più preparata di quanto lo fosse la nostra .

La nuova generazione è veramente figlia della tecnologia … a questo punto viene spontaneo domandarsi ; se un giorno il mondo e la tecnologia si spegnessero come nel famoso film  FUGA DA NEW YORK  cosa accadrebbe ,come reagirebbe questa nuova generazione ..saprebbe cavarsela ?

5 ANNI DA DIAVOLETTO

Cinque anni fa a quest’ora ero in ospedale in attesa del mio piccoletto Diego ,era già in ritardo di undici giorni e pure per il parto si è fatto attendere …un birbante  di 3,500 kg dagli occhi verdi che mi ha fatto impazzire dal primo momento ! guardandolo ora passati cinque anni non mi sembra vero ,tutti i momenti difficili passati svaniscono quando lo guardo giocare e ridere di cuore … una delle gioie più grandi che si possano avere nella vita .

foto  di tutti 167

IL CAOS

Sapete qual è i Il momento peggiore della giornata di una mamma ?

per me il momento peggiore è il mattino … ormai io non metto più la sveglia perché so già che il mio piccoletto mi sveglierà intorno alle 7:30 l’ora in cui si comincia a vedere la luce passare dal vetro della porta che divide la camera dalla cucina ; ma il mio risveglio non è propriamente un dolce risveglio fatto di baci ,carezze e coccole bensì un risveglio a suon di cucci e spinte se poi sono un po’ più stanca del solito e fatico a svegliarmi cominciano le pedate e se il mio dolce principe vede che non rispondo positivamente alle sue richieste di alzarci cominciano i pianti e le lagne a quel punto devo alzarmi altrimenti non sarà una bella giornata !!

Dovete sapere che il mio piccolo principe ha un bel caratterino !! non so se sia dipeso dal segno zodiacale o dall’ascendente …sarà che è viziato ?

Comunque la mattina dei comuni mortali inizia con la colazione …noi la mattina la dobbiamo cominciare con la conta ad eliminazione AM-BARA-BA-CI-CI-CO-CO  TRE CIVETTE SUL COMO’  ( la conosciamo tutti ! ) per scegliere di cosa si dovrà cibare il piccolo principe tra : biscotti ,latte o merendine , ma non è finita qui ! perché il bimbetto deve fare colazione guardando i cartoni animati anche se sono le stesse identiche puntate della sera prima e guai a esortarlo a mangiare un po’ più veloce perché vi accuserà di volerlo far mangiare con l’imbuto ! e per vestirlo ? quante volte vi siete sentite dire  MA MAMMA IL MIO AMICO HA LA MAGLIA DI SPIDER MAN E LE SCARPE DEI GORMITI !! e lì parte il dibattito per convincervi a  comprarle, mentre nel frattempo voi avete già il fiatone perché lui nella foga si irrigidisce e faticate come un mulo per infilargli i pantaloni ed è lì …proprio in quel momento che ringraziate di aver avuto l’illuminazione di comprare pantaloni da tuta con l’ elastico e non quei rigidi jeans col bottone di ferro e la cerniera che si blocca ogni 3×2 nel tirarla su che piacevano tanto alla nonna !!!.

Quando finalmente il pupo è vestito e siete pronti a partire , uscite di casa ma vi accorgete che nelle scale manca la corrente e che dovete aprire il portone con le chiavi che ovviamente non trovate nella borsa da MARY POPPINS  che vi trascinate dietro dove c’è di tutto dalle salviettine umidificate ,macchinine ,acqua ,biscottini e libretti illustrati maaa … non riuscite a trovare le chiavi !

Finalmente uscite di casa e per la LEGGE DI MURPHY vi trovate sotto il diluvio universale senza ombrello e mentre siete lì a domandarvi da dove è venuta la pioggia vi rituffate con la testa nel borsone a ricercare le chiavi che solo trenta secondi prima avevate ributtato dentro e nel frattempo il bimbo vi strattona e si lamenta che si sta bagnando ! .

Ora .. questo è solo un esempio di mattinata  tipo di una mamma , certe volte è pure peggio !! certi giorni sembrano iniziare veramente male … ti senti stanca distrutta spesso sopraffatta ma poi ti basta guardare quella faccetta birichina per sentirti la persona più fortunata del mondo.