SOGNI E PROGETTI

Vivevo in una porzione di villa ..era bella ma tenuta male .. doveva essere piuttosto grande prima che la dividessero in due ; il lato dove vivevo era tutto su un unico piano .. tre camerette due bagni e il cucinotto .

Mi aveva sbalordito l’entrata con il muro ricurvo che copriva il corridoio e per il suo enorme terrazzo .

Era la casa dei miei sogni .

Avevo un sacco di progetti per quella casa; sul terrazzone volevo creare un angolo relax dove avrei accolto i miei amici .. avremo passato le serate d’estate a chiacchierare guardando le stelle , anche se non era nostra a mio marito piaceva tenersi impegnato il sabato facendo piccole riparazioni e sistemare i danni dovuti all’incuria .

Purtroppo la vita difficilmente va come te la sogni o la progetti .

Il giorno del mio infortunio al mio arrivo in ospedale non fui registrata come infortunio sul lavoro ma inseguito venni a sapere che la segretaria aveva dichiarato il falso ; mi ero fatta male nel parcheggio chiudendo il cofano della mia auto !! .

Come se fosse possibile perdere quattro dita chiudendo uno sportello !

A causa della menzogna della segretaria l’ispettorato del lavoro iniziò a fare i controlli 40 giorni dopo … 40 giorni durante il quale la ditta ebbe tutto il tempo di vendere e spedire all’estero (in paese non europeo ) la pressa con cui mi ero infortunata..

A causa del ritardo dell’ispettorato del lavoro anche la denuncia di infortunio all’INAIL arrivò con un ulteriore ritardo perciò passai tre mesi senza percepire nessun tipo di stipendio e nonostante gli sforzi di mio marito non riuscivamo a pagare l’affitto per intero .

Lo Sfratto fu la conseguenza ; tutti i nostri programmi andarono all’aria ..

In una situazione del genere non puoi fare altro che assumere un avvocato che io ovviamente non potevo pagare , la pressione era alle stelle , mio marito non riusciva piu a dormire per la preoccupazione .

In un certo senso fui fortunata perché tramite l’ AMNIL ( sindacato degli invalidi ) mi fu assegnato un avvocato che oltre a occuparsi della causa per il mio infortunio si occupo anche di quella dello sfratto senza chiedermi l’anticipo di parcella .

Un bambino piccolo , l’infortunio e lo sfratto .. non sapevo dove sbattere la testa , perché non mi potevo permettere di affittare un’altra casa , l’idea di rivolgermi agli assistenti sociali non mi allettava eravamo preoccupati che potessero portarci via i bambini .. l’idea di poterli perdere mi assillava ma non avevo altre idee in quel momento .

Le assistenti sociali mi dissero che l’unica cosa che potevano fare era un contributo sull’affitto di un’altra casa che però sarebbe arrivato dopo tre mesi .

La situazione era rischiosa …Poi al mio avvocato venne l’idea ; mio marito poteva chiedere un’anticipo sul TFR anche se regolato da una serie di clausole fu possibile aggirarle e risolvere il problema “casa “.

Ogni tanto ripasso davanti a quella casa in cui Diego è nato e che ha visto muovere i suoi primi passi, dove penso sia rimasto un po’ di me..  la guardo nella sua fatiscenza e trascuratezza , immagino come sarebbe potuta diventare se le cose fossero andate diversamente , nonostante il periodo negativo e la fine del rapporto che avevamo in quella casa ho vissuto momenti felici .

La vita può essere piena di problemi , alle volte si presentano tutti insieme …

Ma vale la pena di viverla !.

QUELLO CHE HO PERSO

Era il 2010 .. il mio bimbo aveva quasi 10 mesi .. lavoravo in un’officina metalmeccanica , ero operaia addetta al montaggio , ma spesse volte per mancanza di manodopera lavoravo alle macchine .. presse e tranciatrici .

Lavoravo part-time per via dell’allattamento , il lavoro non era più pesante di tanti altri che avevo svolto ma la mancanza di sonno che ti trascini dietro quando hai un bambino piccolo ti fa sembrare che l’ora di tornare a casa non arrivi mai .

Era stato un giorno faticoso ..tutta la giornata di corsa per stampare sotto la pressa dei pezzi di lamiera che servivano per costruire delle stufe a pellet e sarebbero dovuti partire con il primo corriere il giorno dopo .

Erano quasi le 16 e sapevo che non avrei finito il lavoro .. mi voltai per chiamare la mia collega che stava lavorando alle mie spalle per dirle che avrebbe dovuto prendere il mio posto per finire l’ordine .

E’ bastato un secondo ; la macchina invece di fermarsi al mio comando ha continuato a lavorare distruggendomi la mano destra .

Quello che è successo nei minuti seguenti è molto vago.. nei miei ricordi sento ancora le grida di terrore della mia collega .. credo di averla vista saltare una cassa di un metro e mezzo per andare a chiamare i soccorsi .

Io … non ricordo neanche di essermi alzata , non ricordo di essere salita in macchina con la segretaria e di essere andata all’ospedale.

Quel giorno ho perso tre dita e parte del mignolo .

Quel giorno ha cambiato la mia vita .

Le giornate , i mesi dopo l’incidente furono molto ,molto difficili .

La parte più dolorosa fu la riabilitazione ..non sapevo come andarci perché il centro di riabilitazione si trovava in una zona isolata niente autobus e nessuno che mi potesse accompagnare , pensare di andare in taxi per mesi era proibitivo , cosi con tutta la mano fasciata ogni giorno sfidavo le strade facendo i 40 all’ora al volante della mia auto.

Ricordo di essermi chiesta più volte in quei giorni che cosa dovevo riabilitare … perché le mie dita non c’erano più o la mia anima mi sentivo sola e abbandonata ,

Al centro riabilitativo c’era tutti i giorni un via vai di persone di tutte le età che avevano perso gambe o braccia … ricordo di aver pensato alla fortuna che avevo ; infondo avevo perso solo 4 dita .

Ricordo lo straziante dolore di un ragazzo che aveva perso entrambe le braccia e le gambe a causa di un’incidente stradale .

Ricordo l’infinita tristezza che ho provato vedendo un bambino nato senza gambe e braccia .. eppure lui allegro e sorridente correva lungo il corridoio e cantava anche se le sue malformazioni impedivano di capire cosa cantasse o cosa dicesse .. ma lui correva e rideva ..

La grande forza che ho visto negli occhi di quelle persone non potrò mai descriverla , ogni volta che sento di non farcela penso a loro ; a quel ragazzo e a quel bambino .

I primo giorno a casa  da sola fu tragico ..mio marito doveva tornare al lavoro , mia madre mi aveva promesso che sarebbe venuta ad aiutarmi con il bimbo erano già le 10 del mattino , Diego che portava il pannolino era stato cambiato dal papà la mattina alle 8 e dopo due ore doveva essere ricambiato e lavato .

Non sapevo come fare dovevo prenderlo in braccio e con una mano sola avevo paura che mi cadesse , gli parlavo egli dicevo cosa intendevo fare , speravo che in qualche modo mi capisse e allo stesso tempo volevo farmi coraggio di prenderlo in braccio .

Diego mi guardava e mi sorrideva cosi piano,piano lo misi sull’letto e cominciai a cambiargli il pannolino , i cerotti mi si attaccarono alla fasciatura e la cacca volò in aria e x tutto il letto ; non sapevo se ridere per quanto era ridicola la situazione o se piangere ; Diego era tutto sporco ed io con quel fascione alla mano non sapevo come fare a lavarlo , avevo anche finito le salviette perciò non avevo altre soluzioni … dovevo lavarlo ! .

Mi ricordai di come lo lavavano in ospedale tenendolo su un braccio ..provai e straordinariamente la manovra riusci abbastanza bene , ma vi giuro di non aver mai avuto così tanta paura ! .

Mia madre si presentò all’ora di pranzo.

A parte il dolore fisico è stato complicato memorizzare i movimenti ; non so quante volte per aprire la porta ho allungato la mano destra e sbattuto i metacarpi contro la maniglia di ferro o contro il legno , il dolore era fortissimo e a stento trattenevo le lacrime .

Ricordo quante volte mi sono data della stupida mentre cercavo di afferrare la forchetta e mi scivolava dal palmo della mano perché mi ero dimenticata di non avere più le dita .

Io le sentivo ; si sentivo quelle maledette dita prudere , le sentivo pizzicare come se fossero  ancora lì, ma non le potevo grattare … questo mi faceva impazzire ! .

Cucinare . prendere in mano il coltello e tagliare la verdura è stata per me una fida .. dovevo capire con quale mano tenere il cibo e con quale tenere il coltello .. il pollice fa la gran parte del lavoro e ancora oggi a distanza di anni dopo che ho tagliato la verdura mi fa parecchio male .

Ho provato tante tecniche , la mia cucina è piena di tanti attrezzi ; pela patate , coltelli per mancini , attrezzi che fanno le verdure a girandola e a cubetti .. robot e robottini , gratta formaggio e attrezzi vari .

Mi sono comprata il robottino che gira per casa e aspira la polvere .. avete mai provato a dare il mocio o lo straccio con una mano sola ? .

Mi sono comprata la lava pavimenti ; è pesante e rumorosa per fortuna sotto ha le ruote , lava bene solo che negli angoli e in certi punti ( dietro il wc e il lavandino ) non ci passa ,perciò devo mettermi in ginocchio e passarci con lo straccio a mano .

Qual è la cosa più complicata da fare con una mano sola ?  ( qui forse riderete )

ALLACCIARSI IL REGGISENO !

Ho cercato di semplificarmi la vita perché soprattutto i primi tempi non mi sono sentita capita mio marito arrivava a casa e trovava la classica cena da frizzer ; robe tipo sofficini o wurstel li buttavo in padella ed erano subito pronti senza troppa fatica .

Ma lui non capiva; era abituato ai manicaretti e alle cose buone , per lui era tutto a posto prima  .. lui non capiva perché io portavo sempre un guanto sulla mano per coprirla ; era orribile per me non la volevo vedere , non volevo vedere gli sguardi della gente che mi fissava chiedendosi  perché la mia mano fosse così .

Ci volle quasi un’ anno e diverse litigate prima di convicermi che vedere la mia mano avrebbe svegliato mio marito e avrebbe fatto bene anche a me .

oltre al dolore fisico dovevo affrontare un grande cambiamento a casa e al lavoro ..

Ricordo un giorno .. la mia collega stava male e piangeva .. io la accarezzai per consolarla con la mia orribile mano ..lei con un brivido si scosto .

Un gesto ..mille parole.

Si dopo l’incidente sono tornata al lavoro .. in quel posto ..anche se non sapevo cosa fare , come fare tante cose ; ho dovuto inventarmi tante tecniche nuove per montare gli oggetti che producevamo , ce l’ho messa tutta ho buttato giù tante lacrime soprattutto quando mi dicevano che non ero in grado di fare più nulla che ero diventata lenta ed era inutile che continuassi a lavorare lì.

Continuai a lavorarci per quasi quattro anni .. fino al massimo della sopportazione ..poi decisi di licenziarmi .

Ma questa è un’altra storia .

 

 

 

IL PERDONO

Ci provo e ci riprovo ma credo che non sia scritto nel mio codice genetico …IL PERDONO .

In questo periodo ci stiamo preparando per la comunione di Diego ; perciò in occasione della prima confessione abbiamo parlato col parroco del perdono ..

Il perdono dei peccati da parte di Gesù e del perdono personale verso gli altri .

Un po sarcasticamente ( passatemela ! ) io dico spesso che quando Gesù ha distribuito la capacità di perdonare con me ha lesinato .

Forse perché mi sono sempre sentita debole e spesse volte mi dico che meriterei di essere trattata diversamente .

Alzi la mano chi non ha mai subito un torto !.

In pochi immagino !

Ho poca autostima ma quando mi sento trattata male soffro lo stesso , sento di non meritarmelo .

Queste vacanze di Pasqua per me sono state molto difficili perché ha sempre piovuto ..

No non si tratta del solito cliché della pioggia che rende tristi…

A me la pioggia fa un effetto devastante ; si tristezza , angoscia , disagio … ma soprattutto rabbia .

Purtroppo la maggior parte delle volte mi sposto a piedi e quando piove è un flagello !.

Prendete ad esempio questa mattina ; a Bologna pioveva fortissimo , io e Diego ci stavamo recando a scuola .. non è lontano , da casa nostra dista solo 15 minuti a piedi .. tenevo Diego stretto al mio fianco per non farlo bagnare , ad un tratto sento il clacson di un’auto , mi volto e vedo mia madre sfrecciare mentre ci sorride e ci saluta dal finestrino !.

Secondo voi si è fermata ? … no ..

Ditemi… voi non provereste rabbia ?

Io si ..anche tanta … soprattutto perché arrivati davanti alla scuola ho rivisto mia madre che allegramente ci salutava dal parcheggio.

Non so se avete idea del fastidio che ho provato , soprattutto perché non è la prima volta .

Da una famiglia ci si dovrebbe aspettare comprensione e aiuto e invece .. sarò nata nella famiglia sbagliata ?.

Perdonatemi questo sfogo ma come vi dicevo non è la prima volta .

20 anni fa io e mio padre lavoravamo nella stessa azienda .. circa 6 km distante da casa ; col sole e clima mite si fanno , anche se la sera dopo 9 ore in officina metalmeccanica sei un po stanco ti fai abbastanza volentieri una passeggiata rilassante tornando a casa ma quando piove , grandina o nevica senza un posto dove ripararsi diventa faticoso e all’epoca ero anche incinta di 6 mesi .

Stessa ditta , stessi orari , stessa strada , stessa casa… non un giorno che mio padre mi abbia chiesto se volevo tornare a casa con lui ..

Penso che sia una delle poche cose che non potrò mai perdonargli ..la sua mancanza di empatia e considerazione nei miei confronti .

Ogni volta che piove o è brutto tempo mi ricordo questa sensazione .

Non so perché non riesco a perdonarli .

Si dice che

Lo sciocco non perdona e non dimentica.
L’ingenuo perdona e dimentica.
Il saggio perdona, ma non dimentica. “

Se fosse vero allora sarei / sono una sciocca ! .

La capacità di perdonare , la capacità di lasciare andare … vorrei poterla imparare .. gli psicologi affermano che il perdono liberi dal gioco dell’offesa da parte degli altri ma che perdonare non significa dimenticare .

Come si fa a perdonare un’azione che ti fa soffrire ripetutamente e soprattutto se la ricevi da una persona che dovrebbe solo amarti come un genitore , un parente , un marito ?.

Perché essere compassionevoli verso una persona che ti fa soffrire ripetutamente ?.

Perdonare dovrebbe portare ad una serie di benefici :

  • Pressione più stabile
  • Riduzione significativa dello stress
  • Meno rabbia
  • Battito cardiaco regolare
  • Abbassa il rischio di abusare di alcool, pillole e droghe!
  • Riduzione di dolori cronici
  • Più amicizie e relazioni più sane
  • Benessere e Spiritualità più forti

 

Ma Di quanto tempo si può aver bisogno per perdonare ? Nel caso di mio padre sono passati 20 anni, lui oramai è deceduto e nonostante questo non riesco a perdonarlo.

“A chi sulla guancia ti colpisce, porgi pure l’altra parte del tuo viso…”

Questo passo della bibbia mi ha sempre dato da riflettere perché si da per scontata la capacità di perdonare a priori tutto e tutti nell’immediato in presenza o meno di un pentimento… e a questo punto mi domando se il perdono non sia una prerogativa di chi a fede ..quella vera che accetta a occhi chiusi tutto quello che viene scritto o detto in base alla bibbia .

Vorrei capire … perdonare non vuol dire dimenticare … perciò perdonare è più una forma di accettazione ?.

Se è una forma di accettazione ..come si può accettare di non essere considerati da un padre , da una madre o chiunque ci sia vicino ? come può avvenire il perdono ? .

In rete ho trovato qualcun’ altro che la pensa sostanzialmente come me .. se avete voglia di date un’ occhiata http://happily.it/6-ragioni-per-non-perdonare-o-almeno-non-ancora/  .

In quanto a me penso che continuerò a piangere ogni volta che piove .

 

 

 

 

 

TUTTO & NIENTE …SIAMO IN TROPPI

TUTTO & NIENTE  avevo scelto questo titolo perché mi calzava , mi piaceva e un po perché non sapevo che razza di titolo dare al mio blog che non ha un vero e proprio target .. per lo meno non era mia intenzione di dargliene uno perché scrivo quello che mi viene in mente e soprattutto quando riesco a ritagliarmi qualche ora di tranquillità.

Mi era già capitato che cercando il mio blog dal web uscisse il blog di un’altro ..esattamente con lo stesso titolo e dominio … un gemello ..con la differenza che il mio non è registrato .

Inoltre anche la pagina ha lo stesso problema … svariati profili e pagine con lo stesso titolo ..per carità non da fastidio a nessuno, almeno credo .. però pensandoci bene non mi sembra giusto nei confronti degli altri ..

Insomma detta in parole povere .. sto pensando di cambiare titolo al blog e di conseguenza alla pagina ..

Ma non ne sono ancora sicura .. anche perché non so ancora come cappero chiamarlo…

Cosi ho pensato di fare un sondaggio .

faccio bene a cambiare titolo al blog ?

 
pollcode.com free polls

 

Votate amici votate !

FIDUCIA

Sono sempre stata molto indipendente .. non mi piace chiedere aiuto .

Ormai da mesi ho difficoltà economiche a causa della casa , il maledetto condominio ..una spesa di 1000 euro da aggiungere all’affitto .. una spesa che non avevo messo in conto .

Per me è stato difficile chiedere aiuto a mia madre e a mia sorella , non credo che sia orgoglio ma più che altro mancanza di fiducia ..per avere fiducia si dovrebbe essere ottimisti verso l’altra persona , ed io sono poco ottimista nei confronti di mia madre ..sarà che quando ero piccola è riuscita a “perdermi” su una montagna per due volte nel giro di una settimana ? .

Questa volta ho dovuto rischiare perché la situazione stava diventando complicata ero a rischio sfratto.

Il problema non sarebbe stato tanto lo sfratto ma l’impossibilità di trovare in breve tempo un’altro appartamento nel mio paese ; mi sarei dovuta allontanare più di 20 km a causa dell’università , infatti di questi tempi molti preferiscono affittare ai studenti con contratti a breve termine piuttosto che rischiare con una famiglia o con dei lavoratori e quei pochi appartamenti rimasti hanno prezzi esorbitanti . 

Mia sorella chiederà un prestito in banca per aiutarmi quando me lo ha detto ho pianto ma non per la risoluzione del mio problema ma perché ho dovuto calpestare le mie convinzioni e ora devo dare fondo al barattolo (praticamente vuoto ) della fiducia .

Sperare e avere Fede in mia madre e mia sorella …

 

Per fare il primo passo non hai bisogno di vedere tutta la scala .

                                                                                                  ( Martin Louther King ).

 

 

 

 

LA FAME

Sono sveglia ormai da un paio d’ore e sto vagabondando su facebook leggendo e sperando che mi ritorni il sonno , intanto sento il piccoletto russare , ho caldo e lui mi sta attaccato alla schiena mentre sono girata su un fianco per non disturbarlo con la luce del cellulare che illumina quasi tutta la stanza .

Penso a lui …al mio bimbetto di 8 anni a cui ieri dopo l’ultima visita hanno dato l’ennesima dieta.

Operato a 5 mesi al cuore per una valvola cardiaca mal funzionante ha conosciuto la fame …quella vera ..dolorosa di quando sei in terapia intensiva ed è già un giorno che non mangi e non sai che ti aspettano altre ventiquattro ore di digiuno forzato ..

Quella fame che per tenerti tranquillo ti danno solo poche succhiate di latte alla volta e lo vuoi cosi disperatamente che in un attimo è già finito e ha poca importanza che fosse anche freddo .

Il mio piccoletto che a 8 anni è già considerato obeso per quei quindici kg in più ..ed io penso e ripenso alla sua fame disperata e persistente che non è una fame reale ma più una fame psicologica che scatta puntuale come se avesse un orologio di precisione interno e difficilmente riesco a soddisfare se non con i suoi piatti preferiti .

Io capisco ; capisco molto bene quella sensazione , perche ci sono passata.

A pochi mesi di vita anch’io venni operata al tubo digerente ..ho sofferto la stessa fame , la stessa sensazione di vuoto doloroso , la stessa disperata ricerca di cibo per soddisfare la sofferenza psicologica causata dall’intervento.

Molti mi guardano non sapendo la mia storia , poi guardano mio figlio e credono di aver capito tutto ..

E invece no.. Non hanno capito proprio nulla ! .

Essere obesi per golosità è molto molto differente dall’essere obesi per fame psicologica .

L’unica volta che sono riuscita a fare una dieta è stato 9 anni fa ..mi ero messa in testa di dimagrire..mi ero talmente incaponita che mangiavo solo verdura 7 giorni su 7 a pranzo e cena ..in 6 mesi avevo perso 21 kg !.

Fu dura …fu molto dura .. Perché nei momenti di sconforto non avevo nessuno che mi incoraggiasse a lottare ogni giorno volevo mollare ..ogni giorno sentivo quel dolore alla bocca dello stomaco che mi diceva di mollare .

A distanza di 8 anni ho ripreso quei kg persi ma nel frattempo sono rimasta incinta del piccolo , l’incidente alla mano che mi ha portato alla depressione ..la fatica durata anni per metabolizzare ..quando il cibo sembra l’unica consolazione .

Scrivo e vorrei decidere di incatenare di nuovo la bestia affamata ma ho paura ..ho paura di quel dolore alla bocca dello stomaco e di non poter resistere .

Vorrei decidere di soffrire come soffre il mio bimbo che ieri ha iniziato la nuova dieta …

Forse insieme possiamo farcela !.

Ragionando sulle possibilità che potremo avere mi accorgo che..

Questa notte sono sveglia , scrivo e ho fame ..

 

 

BUONI PROPOSITI

Ridendo e scherzando è passato natale , capo d’anno e con oggi anche la befana che si dice le feste porta via .. domani riaprono le scuole e il pupo è contentissimo anche se ha detto di essersi divertito .

Non sono tipo da buoni propositi .. non li ho mai fatti , ma se devo fare un bilancio della mia vita posso dire di non essere molto soddisfatta …

Ammetto di aver procrastinato un po troppo su alcune cose , mentre mi sono concentrata troppo su altre inutili , è già un po che ci penso ..

Da circa un anno e mezzo avevo installato un paio di giochi nel telefono ; quei giochi di gruppo online nel quale devi costruire una città e devi difenderti dall’invasione degli zombie .. e avevo cominciato a giocarci assiduamente , prima dieci minuti , mezz’ ora ,un’ora ..finché mi sono ritrovata con ben 4 città da gestire , cioè 4 account di gioco attivi .. insomma il gioco malefico è diventato padrone del mio tempo , durante il quale devo ammettere di aver conosciuto gente simpatica anche straniera con cui ho fatto amicizia e ho potuto allenarmi col mio inglese scarsissimo .

Non pensavo che un gioco potesse prendermi cosi tanto , pensavo di essere immune da questo tipo di cose , ad esempio le slot Macchine non mi hanno mai attirato .

Questa notte poi mi sono svegliata e ho sentito il telefono ..erano le notifiche del gioco che sembravano impazzite , ho aperto il gioco e ho visto che era in atto un attacco alla mia alleanza …città in fiamme , le notifiche che si susseguivano di cevano che i soldati erano feriti o addirittura morti .. è stato in quel momento che mi sono resa conto che non poteva andare avanti cosi !.

Ho deciso ho lanciato le truppe al suicidio contro la città più forte di tutte e quando sono morti tutti ho chiuso il gioco , ho cancellato i dati , e disinstallato tutti e quattro i giochi … cosi senza se e senza ma ..non ho salutato nessuno degli altri giocatori per evitare di ripensarci .

Per circa 10 minuti mi sono girata e rigirata nel letto pensando di riaprire tutto …come una drogata in crisi d’astinenza .. poi mi sono riaddormentata ma con quella sensazione di vuoto e di mancanza.

Anche questa mattina ho avuto momenti in cui ho preso il telefono con il desiderio di giocare ; avevo dimenticato di aver disinstallato tutto , mi sono detta ” Oddio e adesso come faccio ?” …poi mi sono resa conto e mi sono risposta da sola ..” Ma sei scema ? ” .

Oggi mi sono ri-impadronita del mio tempo … questa mattina sono uscita e sono andata al bar dove di solito io e il non marito ci ritroviamo con gli amici .. è stato ancora più illuminante la faccia stupita che ha fatto vedendomi arrivare !.

Oggi pomeriggio invece mi sono dedicata al pupo ; abbiamo montato insieme il castello dei NINJACO che ha avuto dalla befana , per ore non ho pensato al telefono e al gioco ..credo di poter dire di essere sulla via giusta della disintossicazione e spero di resistere alla tentazione .

Come vi stavo dicendo non sono tipo da buoni propositi ma avendo riconquistato il mio tempo da domani spero di farne un miglior utilizzo ..forse domani sarà facile perché il non marito è ancora a casa in vacanza , ma dopodomani dovrò vedermela da sola e spero di non ricascarci !.

 

 

NATALE

E’ il 24 dicembre .. si avete visto bene è la vigilia di natale ed io sono qui a scrivere ..il pupo guarda video su youtube mentre l’omo e la figlia n° 1 sono già nel letto a ronfare copiosamente ..mi si appannano gli occhi forse per la stanchezza arretrata ; durante il weekend sono rimasta intrappolata in un loop di saggi e recite 😆😆.

No va be a essere sincera erano 2 ma a me sono parse 48 ore di maratona del presepe vivente e balli latini americani in loop .

Pausa natalizia ..avere tutti a casa.. finalmente una pausa dalle corse mattutine per arrivare a scuola in orario .. e il triangolo delle bermude che di norma è installato nel tuo bagno cessa di esistere .. fino al 7 gennaio ovviamente !! 😆😆😆😆

Ho lottato per trovare un appartamento con 2 bagni che fosse abbastanza vicino a dove vive mia madre ! il problema è che il numero dei bagni dovrebbe essere direttamente proporzionale al numero di persone della famiglia .. nel bagno grande l’omo che nel bagno fa tutto tranne quello che dovrebbe veramente fare e nel bagno più piccolo la figlia numero 1 che ci mette almeno un’ora per truccarsi e pettinarsi … manco dovesse incontrare per strada chi sa quale principe .

In genere la mia sveglia e quella del pupo suona una buona mezz’ora più tardi cosi nel’lasso di tempo che noi impieghiamo a fare colazione i bagni si liberano entrambi così ci salviamo da un sistematico ritardo .

Con queste due righe volevo augurare a tutti voi BUON NATALE !

MOMENTI

Uno dei rari momenti di felicita condiviso con mia madre fu quando ero molto piccola , avrò avuto 5 anni ..

Eravamo da poco tornate a casa e mia madre si accingeva a preparare qualcosa da mangiare quando all’improvviso dalla cappa venne giù un pettirosso, probabilmente si era infilato nel tubo dal tetto, la casa dove abitavamo era molto vecchia e molte strutture del palazzo non erano più state rinnovate da tantissimi anni probabilmente e la griglia di protezione nel tubo si era rotta .

Ci fu un momento di trambusto perché il passerotto cominciò a svolazzare e a sbattere contro i muri e i mobili del salotto cercando una via di uscita , poi finalmente mia madre riuscì a prenderlo , tenendolo stretto tra le mani me lo fece vedere .

Era la prima volta che vedevo un uccellino cosi da vicino .. ricordo le sue penne lisce al tatto , ricordo quanto tremava nelle mani di mia madre .

Dopo qualche minuto mi disse che dovevamo lasciarlo andare ma lui non volava via , mi disse che probabilmente era troppo stanco e spaventato così andai a prendere il cuscino della mia bambola pensavo che avrebbe potuto fare un bel sonnellino .

Sistemai il cuscino sulle scale e mia madre vi ripose il passerotto dicendomi di lasciarlo stare …ma io ero preoccupata e mentre mia madre lavava i piatti ogni 5-10 minuti uscivo a controllare se era ancora li sul cuscino .

Dopo un po mi accorsi che l’uccellino non si muoveva più ed aveva gli occhi chiusi ; pensai fosse morto e corsi da mia madre gridando , lei aciugandosi le mani mi venne incontro e dopo averlo toccato lui aprì gli occhietti e mia madre disse ridendo ” ma no che non è morto ..sta solo dormendo!”..

A quel punto mia madre mi disse che ormai si era riposato abbastanza e che dovevamo lasciarlo andare , fu bello vederlo volare via ..

Un momento di vita che avevo seppellito nella memoria ed è tornato a galla questa mattina mentre portavo mio figlio Diego a scuola .

Mentre uscivamo dal portone ho notato in terra un pettirosso e vedendo che non volava via mi sono chinata per prenderlo e con mia sorpresa ci sono riuscita facilmente , tenendolo tra le mani l’ho mostrato a Diego raccontandogli che sono uccellini che compiono piccole migrazioni anche se qui in italia li possiamo vedere anche di inverno a differenza di altri volatili che migrano verso posti più caldi e che probabilmente il piccoletto era stanco e si era fermato per riposare .

In un primo momento Diego era eccitato ma anche un po intimorito perché anche lui come me era la prima volta che vedeva un pettirosso da vicino , l’ho incoraggiato ad accarezzarlo perché probabilmente non avrebbe avuto altre occasioni e lui ridendo gli ha accarezzato la testa con un dito per paura di fargli del male ..

E’ stato un momento , un frammento di emozione intensissimo per Diego tanto che per strada non ha fatto altro che saltellare e parlare del passerotto che aveva accarezzato e che non vedeva l’ora di vedere i suoi amici per raccontarlo .

Per un momento mi sono rivista in mio figlio , ho ricordato quell’attimo ,quell’emozione della scoperta e l’eccitazione di un esperienza che a pochi bambini della sua età capita ; guardare negli occhietti di un esserino libero e selvatico .

LAVORARE QUANDO,COME ,PERCHE’

Ho una figlia di vent’anni che si è diplomata cinque mesi fa e si è iscritta all’università perché desidera prendere una laurea per avere più possibilità nel mondo del lavoro e ovviamente io approvo la scelta…considerando il fatto che ho abbandonato molto presto gli studi speravo che lei continuasse .

Come molti si è iscritta ad una agenzia di lavoro interinale per trovare qualcosa da fare part-time e cosi guadagnare qualche soldo per le piccole spese per mantenere l’auto, pagare l’abbonamento dell’autobus o per qualche divertimento extra .

Aveva trovato il lavoro adatto; l’avevano presa come cameriera in un locale della catena ROADHOUSE e dopo due settimane sembrava che tutto andasse a gonfie vele , il locale era abbastanza vicino casa e gli orari le permettevano di poter studiare ma…. c’è sempre un MA !! .

Finite le due settimane di prova la direttrice ha cominciato a lamentarsi del fatto che era troppo complicato organizzare gli orari di servizio per lei e che l’avrebbe fatta trasferire in un’ altra sede distante da casa nostra 20 km …

morale della favola tra gli orari sballati , la lontananza e l’università non ci stava più dentro ne con le spese ne con gli orari ed è stata costretta a licenziarsi.

Ovviamente è tornata all’agenzia interinale per raccontare l’accaduto .. ma a quanto pare non l’hanno presa molto bene perché l’hanno liquidata con un ” buona fortuna per tutto ..”

cosa che non mi è sembrata molto corretta.. inutile dire chi è rimasta più sconcertata tra me e lei ! .

Voi lavorereste in un posto lontano da casa 20 km per poche ore di lavoro considerando anche il fatto che non le rimaneva più il tempo per studiare.. secondo voi ne vale la candela ?.

Qualche giorno fa poi una ragazza della stessa età ( conoscente di mia madre ) le ha consegnato una lettera di invito per un colloquio , anche se non era molto chiaro di cosa si trattasse abbiamo deciso di perdere qualche ora per andare a vedere ..

L’appuntamento era in un albergo a 4 stelle fighissimo tutto scintillante ( sicuramente non rivedrò mai più un posto del genere !) ..

il nostro ospite uno stuart di terra ci ha deliziato con la sua simpatia per le seguenti 2 ore : il suo compito era di reclutare giovani da inserire in determinati lavori come hostes e stuart di terra per brand come ALPITUR , COSTA CROCIERE ed altri , ma per entrare in questo mondo promuovevano un corso di addestramento di 6 mesi ; una sorta di apprendistato ..

fin qua tutto bene anzi ..benissimo ! .

Il problema ?

Questo straordinario corso è a pagamento ! ben 1900,00 euro roba che per i nati negli anni 70 come me ( e anche prima ) è inaccettabile ! .

Io ricordo come se fosse ieri quando iniziai il mio primo lavoro … ero una semplice operaia in una fonderia a pressofusione.. niente di che .. ma feci tre anni di apprendistato ( come tutti ) ed ero io ad essere pagata .. non il contrario !.

Come siamo arrivati a questo punto ? secondo voi è lecito pagare per imparare un mestiere ?

Ditemi sono antiquata ? è cosi che funzionerà d’ora in poi il mondo del lavoro ?

Fino a un po di tempo fa io consideravo questa pratica una truffa mia sorella 30 anni fa era rimasta vittima di una truffa molto simile ; infatti riuscirono a venderle un corso di computer pagato ben 5 milioni di lire ! per questo capirete il mio scetticismo .

Vedendo l’entusiasmo dei genitori che avevano accompagnato i rispettivi figli sono rimasta basita ; eravamo in 6 genitori in quella sala .. è possibile che io sia stata l’unica a sentire “puzza di bruciato”?.