VELLUTATA DI PORRI,FUNGHI E AVENA

Siamo ormai a metà settembre e l’autunno è alle porte , ci avviciniamo alla stagione fredda ed io comincio già con la preparazione di piatti caldi e invitanti .

Oggi ho provato questa vellutata di porri , funghi e avena Diego non è un grande amante di questi piatti ma gli piacciono molto i funghi perciò la mangia comunque per fortuna non è un bambino capriccioso… cosa dite ce la gustiamo insieme ? .

INGREDIENTI per 4 persone

-2 porri grandi

-300 g di funghi  ( finferli o gallinacci )

-1 spicchio d’aglio

-qualche rametto di timo

– 5 dl bevanda d’avena

-1 cucchiaio di fiocchi d’avena

-5 dl di brodo vegetale

-30 g di noci sgusciate

-olio extra vergine d’oliva

-sale e pepe

PREPARAZIONE

Dopo aver pulito e affettato i porri tagliateli finemente e stufateli in una padella con 2 cucchiai d’olio , l’aglio e un pizzico di sale .

Attendete 10 minuti aggiungete i fiocchi d’avena e mescolando versate la bevanda d’avena e il brodo, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per altri 20 minuti .

Intanto lavate e tagliate a metà i funghi più grandi , fateli saltare in padella con 2 cucchiai d’olio e del timo per circa 5 minuti. Tenete da parte 2 cucchiai di funghi che vi serviranno per la guarnizione e aggiungete gli altri alla zuppa in cottura.

Quando la vostra zuppa è pronta frullatela.. ma non troppo finemente con il mixer a immersione e regolate di sale e pepe .

Spezzettate le noci e fatele tostare in padella con un po’ d’olio e il timo rimasto , salate e pepate e guarnite la vostra zuppa con i funghi che avete tenuto da parte precedentemente.

Anche questa è una ricettina molto facile in 40 minuti vi gusterete un piatto fantastico che vi scalderà nelle giornate invernali .

Non mi rimane che augurarvi BUON APPETITO !! .

FUSILLI CON POLPETTINE DI ZUCCA E SUGO DI POMODORO

Il pranzo del sabato e della domenica per me devono essere sempre un po’ speciali perché sono gli unici giorni della settimana che pranziamo tutti insieme liberi da impegni lavorativi e scolastici .

Oggi per pranzo ho voluto sperimentare questa ricetta , mi è piaciuta parecchio e anche la mia famiglia l’ha apprezzata ( soprattutto Diego a cui piacciono smisuratamente le polpette!).

Ecco qua gli INGREDIENTI  per 4 persone

– 320 g di fusilli

-300 g di passata di pomodoro

-2 spicchi d’aglio

-6 rametti di timo

-300 g di polpa di zucca

-80 g di pecorino romano

-noce moscata

-3 cucchiai di pangrattato

-1 uovo grande

-olio extra vergine di oliva

-sale

-pepe

PREPARAZIONE

Schiacciamo gli spicchi d’aglio e mettiamoli a scaldare in una padella con 2 cucchiai d’olio e 4 rametti di timo ,versiamo la passata e lasciamo cuocere per 15 minuti , aggiungiamo un po di sale e togliamo la padella dal fuoco.

In un’altra padella versiamo 2 cucchiai d’olio e facciamo saltare la polpa di zucca con un pizzico di sale e una grattata di noce moscata , lasciamo intenerire la zucca poi trasferiamola in una ciotola , uniamo 60 g di pecorino ,un pizzico di sale e pepe.

Incorporiamo il pangrattato e l’uovo sbattuto e lasciamolo riposare per 10 minuti.

Prepariamo ora tante polpettine che andremo a friggere in olio bollente , per le polpette io ho seguito questa ricetta di GIALLO ZAFFERANO perché mi piacciono molto !

https://ricette.giallozafferano.it/Polpette-di-zucca.html ,dopo averle scolate bene le passeremo nella passata di pomodoro .

Dopo aver lessato i fusilli al dente li possiamo condire con il sugo e le polpettine , completiamo con il pecorino in scaglie avanzato e il timo restante .

 

E’ un primo piatto semplice gustoso e veloce ve la caverete in 50 minuti .

Spero che questa ricetta vi piaccia  BUON APPETITO !!

 

 

 

 

-363 IL BOSCO

Questa mattina nonostante la giornata sia in po’ piovosa ho tenuto fede al mio proposito di fare una bella passeggiata.

Vicino casa mia c’è una strada sterrata che attraversa un boschetto , piccolo ma molto gradevole , le piante sono verdi e rigogliose , accanto al boschetto scorre un fiume che noi chiamiamo CENTONARA  che attraversa tutto il territorio del paese.

Il mio paese non è grandissimo e per lo più circondato da campi agricoli , ha cominciato la sua storia di centro abitato negli anni 80 ma ci sono case molto molto antiche ; si dice che in una delle case più vecchie a ridosso della via Emilia abbia soggiornato per alcuni giorni addirittura Garibaldi .

dall’archivio di Marzola Adriano

Da un po’ di anni sono stati trovati anche siti archeologici risalenti agli etruschi ; per questo il paese in alcune zone è rimasto rurale ed è facile facendo una passeggiata anche di pochi km trovarsi in mezzo alla natura come il bellissimo boschetto che ho attraversato stamane , viene curato dal nostro corpo di alpini , perlopiù quasi tutti anziani che lo tengono pulito e in ordine come se fosse una loro creatura .http://ozzanoturismo.comune.ozzano.bo.it/it/scopri-il-territorio/luoghi-e-percorsi

In fondo al boschetto gli alpini hanno costruito un piccolo parco giochi ; altalene , panchine tutto in legno per non rovinare il paesaggio è un percorso frequentato da corridori .. lungo la stradina ghiaiata ci si può fermare a prendere fiato e ad ammirare i campi e le colline in lontananza .

Credo che sarà un percorso che farò spesso durante quest’anno perché è un posto che mi da serenità e soprattutto mi permette di fare qualche chilometro senza neanche accorgermene , guardare quel paesaggio mi aiuta a non pensare alla fatica .

La strada nel bosco è per me un posto speciale , c’è stato un periodo della mia vita in cui passavo molto tempo in questo luogo ; ci andavo a passeggiare con un mio fidanzatino è sempre stato un posto romantico a cui sono legati bei ricordi e momenti felici , attraversarlo ora a distanza di tanti anni ancora mi emoziona .

Vorrei associare la serenità che provo passeggiando in questo posto alla mia necessità di dimagrire, di muovermi e fare dei chilometri magari soffrendo meno mentre faccio la mia passeggiata .

Perciò ho pensato di includere il boschetto come tappa giornaliera per sfruttare al massimo le sensazioni positive e credo benefiche che mi da , magari mi aiuterà a tenere duro e continuare .

 

GIORNO 364 E DIETA SIA !

Eccomi qua .. E’ arrivato il momento di prendere una decisione ..

Ho rimandato e rimandato ormai per troppo tempo e ahimè si nota sia dal punto di vista visivo sia dal punto di vista uditivo ..

Sono passati ormai quasi 9 anni da quando ho partorito ( infatti il 16 ottobre sarà il compleanno di Diego  ) e in questi 9 anni non mi è passato neanche per l’anticamera del cervello di rimettermi in forma non ne sentivo la voglia o il bisogno … e se mi è venuta una minima idea mi è passata nel giro di due giorni !.

Come raccontavo sul mio profilo Facebook da circa una settimana dormire è diventato sempre più difficoltoso ; risvegli notturni , fatico a respirare da sdraiata e ormai riesco a dormire solo sul fianco ( quando ci riesco ! )… ieri mattina addirittura quando sono tornata a casa dopo aver portato Diego a scuola avevo una strana sensazione ; non riuscivo a tenere gli occhi aperti e mi sembrava che mi girasse la testa , ho pensato dentro di me

– Mi sdraio 5 minuti magari mi passa !

HO DORMITO UN’ORA E MEZZA !!

Non è da me .. sono sempre stata molto attiva ; da giovane facevo un sacco di sport .. pattinaggio, pallamano,judo,nuoto .. non sono mai stata tanto tempo ferma .

Non so come è successo che mi sono impigrita e lasciata rapire dal divano !.

Devo aggiungere che sono anche molto molto golosa .. soprattutto di pasta e di qualsiasi cosa contenga cioccolata !.

Fin da ragazzina sono sempre stata un po’ in sovrappeso ma mantenevo il  limite dei 70 kg praticando molto sport ( e già quelli erano troppi ) .

Quando cominciai a lavorare in fabbrica all’età di 17 anni nel giro di pochi mesi persi ben 10 kg .. il lavoro era pesante e frenetico , avvenne così facilmente che neanche me ne resi conto .

Dopo aver avuto Alessia ( mia figlia maggiore ) ero subito riuscita a dimagrire perchè grazie al lavoro avevo preso pochi kg .. però con la gravidanza di Diego non andò allo stesso modo , anzi presi su più di 20 kg .. che tra l’altro avevo perso da poco tempo ! ( la legge di Murphy non sbaglia mai !! ).

Oltre alle notti in bianco i chili di troppo ti regalano altri problemi :

Se riesci a dormire il resto della famiglia non dorme per che russi , fatichi a respirare e spesso vai in apnea e credo che sia alquanto fastidioso anche se mio marito e i miei figli non si lamentano mai io so che il problema c’è…e va risolto .

Ultimamente poi mi è venuta una strana tosse persistente , pensavo di essermi raffreddata a causa dell’aria condizionata durante il caldo estivo , invece consultando il mio medico di famiglia dopo aver consumato litri di sciroppo .. mi ha detto che molto probabilmente è una tosse da reflusso gastroesofageo .. gli acidi dello stomaco tornano indietro lungo il tubo digerente facendomi infiammare la gola , per questo motivo i medicinali non hanno effetto .

Dunque devo prendere una decisione ; per stare meglio devo mettermi a dieta! .

Ho cominciato in modo soft .. due giorni fa calando le porzioni ai pasti principali e evitando la seconda colazione delle 9 .

E già ho avuto un piccolo riscontro ; ho dormito tutta la notte senza svegliarmi di soprassalto perché mi mancava l’aria.

Questa mattina poi (grazie alla spinta di mia madre ) ho aggiunto una lunga passeggiata a piedi .. non ho idea di quanta strada abbiamo fatto .. ma le mie gambe e i miei piedi l’hanno sentita forte e chiaro ! .

Quindi pensavo di mettere la passeggiata nella mia routine giornaliera e magari tra una settimana aggiungere anche degli esercizi da fare in casa in modo da aumentare gradualmente lo sforzo fisico e le calorie da consumare.

Ho azzardato un conto anche se non mi sono pesata credo di dover perdere almeno 40 kg … Si .. sono tanti .. tantissimi .. ma non ci voglio pensare in fatto di numeri ..non voglio spaventarmi ! .

L’ultima volta che ho fatto una vera dieta avevo perso ben 21 kg in 6 mesi.. cosi ho deciso di sfidare me stessa dandomi il limite di 365 giorni .

Un anno per dimagrire i miei 40 kg !

Sarà dura … Sarà molto molto dura .. spero come l’ultima volta di avere il supporto di mio marito e magari dei miei figli .

E voi .. mi incoraggerete ? seguirete i miei progressi ?

spero di sì !

Vi farò sapere come prosegue !.

 

 

PARADONTITE

Si dice che i soldi non facciano la felicità .. ma io non sono del tutto d’accordo soprattutto quando si è malati e avere dei soldi in più ti cambierebbero la prospettiva di una vita un po’ migliore .

Da un paio di anni al marito è stata diagnosticata la “Piorrea ” anche detta Paradontite , che nonostante le cure è andata via via peggiorando negli anni e ultimamente ha cominciato a perdere i denti .

Purtroppo è una malattia debilitante perché fatica a masticare a causa del dolore e sta soffrendo anche di continui mal di testa che non lo mollano neanche di notte , per non parlare del mal di stomaco e problemi di digestione.

Facendo diverse visite abbiamo scoperto che la Paradontite è incurabile e che col passare del tempo sarà inevitabile per mio marito perdere tutti i denti .

La prospettiva di aspettare non è delle migliori perché nonostante lui cerchi di non farlo notare mi accorgo che soffre molto per il dolore ; cosi abbiamo deciso di informarci sulle soluzioni , che purtroppo non sono molte .

L’ unica soluzione è l’estrazione di tutti i denti e la sostituzione con una protesi odontoiatrica oltretutto a causa della malattia che attacca anche le ossa della mascella non è possibile pensare a una protesi fissa perché i perni di sostegno non reggerebbero ; perciò dovrà optare per una protesi mobile.

Abbiamo fatto diversi preventivi e tutti erano al di fuori della nostra portata ; il preventivo più economico è stato di ben 5’990,00 euro senza calcolare tutte le visite preliminari .

Consultando internet alla ricerca di una soluzione più economica ho scoperto che in realtà si può usufruire di visite odontoiatriche gratuite tramite l’ USL ( il servizio sanitario ) .

Vi riporto il link se volete consultare il regolamento o scaricare i moduli di richiesta , anche se io non ne ho avuto bisogno per prenotare la visita.

https://www.moduli.it/blog/cure-odontoiatriche-gratuite-chi-ne-ha-diritto-14277

L’iter da seguire è semplicissimo ; ci si reca alla USL di zona e si presenta la domanda per usufruire di visite specialistiche odontoiatriche gratuite , in automatico viene prenotata una visita diretta senza richiesta medica e basta portare al dentista l’ISEE famigliare che non superi la soglia dei 8’000,00 euro annui , sarà il dentista a sbrigare le pratiche e a illustrare il percorso migliore per la cura.

Prenotando la prima visita dal dentista abbiamo scoperto anche che oltre alle cure odontoiatriche mio marito potrà ricevere anche la protesi gratuitamente o pagando un minimo ticket .

Non oso pensare come avrebbe potuto fare mio marito se non avessi trovato questa soluzione , pensando a tutto il tempo che avrebbe passato a soffrire perché non so se avremo potuto mai permetterci di curarlo .

Tra un mesetto finalmente potrà tirare un sospiro di sollievo e il dolore sarà un lontano ricordo .

 

SOGNI E PROGETTI

Vivevo in una porzione di villa ..era bella ma tenuta male .. doveva essere piuttosto grande prima che la dividessero in due ; il lato dove vivevo era tutto su un unico piano .. tre camerette due bagni e il cucinotto .

Mi aveva sbalordito l’entrata con il muro ricurvo che copriva il corridoio e per il suo enorme terrazzo .

Era la casa dei miei sogni .

Avevo un sacco di progetti per quella casa; sul terrazzone volevo creare un angolo relax dove avrei accolto i miei amici .. avremo passato le serate d’estate a chiacchierare guardando le stelle , anche se non era nostra a mio marito piaceva tenersi impegnato il sabato facendo piccole riparazioni e sistemare i danni dovuti all’incuria .

Purtroppo la vita difficilmente va come te la sogni o la progetti .

Il giorno del mio infortunio al mio arrivo in ospedale non fui registrata come infortunio sul lavoro ma inseguito venni a sapere che la segretaria aveva dichiarato il falso ; mi ero fatta male nel parcheggio chiudendo il cofano della mia auto !! .

Come se fosse possibile perdere quattro dita chiudendo uno sportello !

A causa della menzogna della segretaria l’ispettorato del lavoro iniziò a fare i controlli 40 giorni dopo … 40 giorni durante il quale la ditta ebbe tutto il tempo di vendere e spedire all’estero (in paese non europeo ) la pressa con cui mi ero infortunata..

A causa del ritardo dell’ispettorato del lavoro anche la denuncia di infortunio all’INAIL arrivò con un ulteriore ritardo perciò passai tre mesi senza percepire nessun tipo di stipendio e nonostante gli sforzi di mio marito non riuscivamo a pagare l’affitto per intero .

Lo Sfratto fu la conseguenza ; tutti i nostri programmi andarono all’aria ..

In una situazione del genere non puoi fare altro che assumere un avvocato che io ovviamente non potevo pagare , la pressione era alle stelle , mio marito non riusciva piu a dormire per la preoccupazione .

In un certo senso fui fortunata perché tramite l’ AMNIL ( sindacato degli invalidi ) mi fu assegnato un avvocato che oltre a occuparsi della causa per il mio infortunio si occupo anche di quella dello sfratto senza chiedermi l’anticipo di parcella .

Un bambino piccolo , l’infortunio e lo sfratto .. non sapevo dove sbattere la testa , perché non mi potevo permettere di affittare un’altra casa , l’idea di rivolgermi agli assistenti sociali non mi allettava eravamo preoccupati che potessero portarci via i bambini .. l’idea di poterli perdere mi assillava ma non avevo altre idee in quel momento .

Le assistenti sociali mi dissero che l’unica cosa che potevano fare era un contributo sull’affitto di un’altra casa che però sarebbe arrivato dopo tre mesi .

La situazione era rischiosa …Poi al mio avvocato venne l’idea ; mio marito poteva chiedere un’anticipo sul TFR anche se regolato da una serie di clausole fu possibile aggirarle e risolvere il problema “casa “.

Ogni tanto ripasso davanti a quella casa in cui Diego è nato e che ha visto muovere i suoi primi passi, dove penso sia rimasto un po’ di me..  la guardo nella sua fatiscenza e trascuratezza , immagino come sarebbe potuta diventare se le cose fossero andate diversamente , nonostante il periodo negativo e la fine del rapporto che avevamo in quella casa ho vissuto momenti felici .

La vita può essere piena di problemi , alle volte si presentano tutti insieme …

Ma vale la pena di viverla !.

QUELLO CHE HO PERSO

Era il 2010 .. il mio bimbo aveva quasi 10 mesi .. lavoravo in un’officina metalmeccanica , ero operaia addetta al montaggio , ma spesse volte per mancanza di manodopera lavoravo alle macchine .. presse e tranciatrici .

Lavoravo part-time per via dell’allattamento , il lavoro non era più pesante di tanti altri che avevo svolto ma la mancanza di sonno che ti trascini dietro quando hai un bambino piccolo ti fa sembrare che l’ora di tornare a casa non arrivi mai .

Era stato un giorno faticoso ..tutta la giornata di corsa per stampare sotto la pressa dei pezzi di lamiera che servivano per costruire delle stufe a pellet e sarebbero dovuti partire con il primo corriere il giorno dopo .

Erano quasi le 16 e sapevo che non avrei finito il lavoro .. mi voltai per chiamare la mia collega che stava lavorando alle mie spalle per dirle che avrebbe dovuto prendere il mio posto per finire l’ordine .

E’ bastato un secondo ; la macchina invece di fermarsi al mio comando ha continuato a lavorare distruggendomi la mano destra .

Quello che è successo nei minuti seguenti è molto vago.. nei miei ricordi sento ancora le grida di terrore della mia collega .. credo di averla vista saltare una cassa di un metro e mezzo per andare a chiamare i soccorsi .

Io … non ricordo neanche di essermi alzata , non ricordo di essere salita in macchina con la segretaria e di essere andata all’ospedale.

Quel giorno ho perso tre dita e parte del mignolo .

Quel giorno ha cambiato la mia vita .

Le giornate , i mesi dopo l’incidente furono molto ,molto difficili .

La parte più dolorosa fu la riabilitazione ..non sapevo come andarci perché il centro di riabilitazione si trovava in una zona isolata niente autobus e nessuno che mi potesse accompagnare , pensare di andare in taxi per mesi era proibitivo , cosi con tutta la mano fasciata ogni giorno sfidavo le strade facendo i 40 all’ora al volante della mia auto.

Ricordo di essermi chiesta più volte in quei giorni che cosa dovevo riabilitare … perché le mie dita non c’erano più o la mia anima mi sentivo sola e abbandonata ,

Al centro riabilitativo c’era tutti i giorni un via vai di persone di tutte le età che avevano perso gambe o braccia … ricordo di aver pensato alla fortuna che avevo ; infondo avevo perso solo 4 dita .

Ricordo lo straziante dolore di un ragazzo che aveva perso entrambe le braccia e le gambe a causa di un’incidente stradale .

Ricordo l’infinita tristezza che ho provato vedendo un bambino nato senza gambe e braccia .. eppure lui allegro e sorridente correva lungo il corridoio e cantava anche se le sue malformazioni impedivano di capire cosa cantasse o cosa dicesse .. ma lui correva e rideva ..

La grande forza che ho visto negli occhi di quelle persone non potrò mai descriverla , ogni volta che sento di non farcela penso a loro ; a quel ragazzo e a quel bambino .

I primo giorno a casa  da sola fu tragico ..mio marito doveva tornare al lavoro , mia madre mi aveva promesso che sarebbe venuta ad aiutarmi con il bimbo erano già le 10 del mattino , Diego che portava il pannolino era stato cambiato dal papà la mattina alle 8 e dopo due ore doveva essere ricambiato e lavato .

Non sapevo come fare dovevo prenderlo in braccio e con una mano sola avevo paura che mi cadesse , gli parlavo egli dicevo cosa intendevo fare , speravo che in qualche modo mi capisse e allo stesso tempo volevo farmi coraggio di prenderlo in braccio .

Diego mi guardava e mi sorrideva cosi piano,piano lo misi sull’letto e cominciai a cambiargli il pannolino , i cerotti mi si attaccarono alla fasciatura e la cacca volò in aria e x tutto il letto ; non sapevo se ridere per quanto era ridicola la situazione o se piangere ; Diego era tutto sporco ed io con quel fascione alla mano non sapevo come fare a lavarlo , avevo anche finito le salviette perciò non avevo altre soluzioni … dovevo lavarlo ! .

Mi ricordai di come lo lavavano in ospedale tenendolo su un braccio ..provai e straordinariamente la manovra riusci abbastanza bene , ma vi giuro di non aver mai avuto così tanta paura ! .

Mia madre si presentò all’ora di pranzo.

A parte il dolore fisico è stato complicato memorizzare i movimenti ; non so quante volte per aprire la porta ho allungato la mano destra e sbattuto i metacarpi contro la maniglia di ferro o contro il legno , il dolore era fortissimo e a stento trattenevo le lacrime .

Ricordo quante volte mi sono data della stupida mentre cercavo di afferrare la forchetta e mi scivolava dal palmo della mano perché mi ero dimenticata di non avere più le dita .

Io le sentivo ; si sentivo quelle maledette dita prudere , le sentivo pizzicare come se fossero  ancora lì, ma non le potevo grattare … questo mi faceva impazzire ! .

Cucinare . prendere in mano il coltello e tagliare la verdura è stata per me una fida .. dovevo capire con quale mano tenere il cibo e con quale tenere il coltello .. il pollice fa la gran parte del lavoro e ancora oggi a distanza di anni dopo che ho tagliato la verdura mi fa parecchio male .

Ho provato tante tecniche , la mia cucina è piena di tanti attrezzi ; pela patate , coltelli per mancini , attrezzi che fanno le verdure a girandola e a cubetti .. robot e robottini , gratta formaggio e attrezzi vari .

Mi sono comprata il robottino che gira per casa e aspira la polvere .. avete mai provato a dare il mocio o lo straccio con una mano sola ? .

Mi sono comprata la lava pavimenti ; è pesante e rumorosa per fortuna sotto ha le ruote , lava bene solo che negli angoli e in certi punti ( dietro il wc e il lavandino ) non ci passa ,perciò devo mettermi in ginocchio e passarci con lo straccio a mano .

Qual è la cosa più complicata da fare con una mano sola ?  ( qui forse riderete )

ALLACCIARSI IL REGGISENO !

Ho cercato di semplificarmi la vita perché soprattutto i primi tempi non mi sono sentita capita mio marito arrivava a casa e trovava la classica cena da frizzer ; robe tipo sofficini o wurstel li buttavo in padella ed erano subito pronti senza troppa fatica .

Ma lui non capiva; era abituato ai manicaretti e alle cose buone , per lui era tutto a posto prima  .. lui non capiva perché io portavo sempre un guanto sulla mano per coprirla ; era orribile per me non la volevo vedere , non volevo vedere gli sguardi della gente che mi fissava chiedendosi  perché la mia mano fosse così .

Ci volle quasi un’ anno e diverse litigate prima di convicermi che vedere la mia mano avrebbe svegliato mio marito e avrebbe fatto bene anche a me .

oltre al dolore fisico dovevo affrontare un grande cambiamento a casa e al lavoro ..

Ricordo un giorno .. la mia collega stava male e piangeva .. io la accarezzai per consolarla con la mia orribile mano ..lei con un brivido si scosto .

Un gesto ..mille parole.

Si dopo l’incidente sono tornata al lavoro .. in quel posto ..anche se non sapevo cosa fare , come fare tante cose ; ho dovuto inventarmi tante tecniche nuove per montare gli oggetti che producevamo , ce l’ho messa tutta ho buttato giù tante lacrime soprattutto quando mi dicevano che non ero in grado di fare più nulla che ero diventata lenta ed era inutile che continuassi a lavorare lì.

Continuai a lavorarci per quasi quattro anni .. fino al massimo della sopportazione ..poi decisi di licenziarmi .

Ma questa è un’altra storia .

 

 

 

IL PERDONO

Ci provo e ci riprovo ma credo che non sia scritto nel mio codice genetico …IL PERDONO .

In questo periodo ci stiamo preparando per la comunione di Diego ; perciò in occasione della prima confessione abbiamo parlato col parroco del perdono ..

Il perdono dei peccati da parte di Gesù e del perdono personale verso gli altri .

Un po sarcasticamente ( passatemela ! ) io dico spesso che quando Gesù ha distribuito la capacità di perdonare con me ha lesinato .

Forse perché mi sono sempre sentita debole e spesse volte mi dico che meriterei di essere trattata diversamente .

Alzi la mano chi non ha mai subito un torto !.

In pochi immagino !

Ho poca autostima ma quando mi sento trattata male soffro lo stesso , sento di non meritarmelo .

Queste vacanze di Pasqua per me sono state molto difficili perché ha sempre piovuto ..

No non si tratta del solito cliché della pioggia che rende tristi…

A me la pioggia fa un effetto devastante ; si tristezza , angoscia , disagio … ma soprattutto rabbia .

Purtroppo la maggior parte delle volte mi sposto a piedi e quando piove è un flagello !.

Prendete ad esempio questa mattina ; a Bologna pioveva fortissimo , io e Diego ci stavamo recando a scuola .. non è lontano , da casa nostra dista solo 15 minuti a piedi .. tenevo Diego stretto al mio fianco per non farlo bagnare , ad un tratto sento il clacson di un’auto , mi volto e vedo mia madre sfrecciare mentre ci sorride e ci saluta dal finestrino !.

Secondo voi si è fermata ? … no ..

Ditemi… voi non provereste rabbia ?

Io si ..anche tanta … soprattutto perché arrivati davanti alla scuola ho rivisto mia madre che allegramente ci salutava dal parcheggio.

Non so se avete idea del fastidio che ho provato , soprattutto perché non è la prima volta .

Da una famiglia ci si dovrebbe aspettare comprensione e aiuto e invece .. sarò nata nella famiglia sbagliata ?.

Perdonatemi questo sfogo ma come vi dicevo non è la prima volta .

20 anni fa io e mio padre lavoravamo nella stessa azienda .. circa 6 km distante da casa ; col sole e clima mite si fanno , anche se la sera dopo 9 ore in officina metalmeccanica sei un po stanco ti fai abbastanza volentieri una passeggiata rilassante tornando a casa ma quando piove , grandina o nevica senza un posto dove ripararsi diventa faticoso e all’epoca ero anche incinta di 6 mesi .

Stessa ditta , stessi orari , stessa strada , stessa casa… non un giorno che mio padre mi abbia chiesto se volevo tornare a casa con lui ..

Penso che sia una delle poche cose che non potrò mai perdonargli ..la sua mancanza di empatia e considerazione nei miei confronti .

Ogni volta che piove o è brutto tempo mi ricordo questa sensazione .

Non so perché non riesco a perdonarli .

Si dice che

Lo sciocco non perdona e non dimentica.
L’ingenuo perdona e dimentica.
Il saggio perdona, ma non dimentica. “

Se fosse vero allora sarei / sono una sciocca ! .

La capacità di perdonare , la capacità di lasciare andare … vorrei poterla imparare .. gli psicologi affermano che il perdono liberi dal gioco dell’offesa da parte degli altri ma che perdonare non significa dimenticare .

Come si fa a perdonare un’azione che ti fa soffrire ripetutamente e soprattutto se la ricevi da una persona che dovrebbe solo amarti come un genitore , un parente , un marito ?.

Perché essere compassionevoli verso una persona che ti fa soffrire ripetutamente ?.

Perdonare dovrebbe portare ad una serie di benefici :

  • Pressione più stabile
  • Riduzione significativa dello stress
  • Meno rabbia
  • Battito cardiaco regolare
  • Abbassa il rischio di abusare di alcool, pillole e droghe!
  • Riduzione di dolori cronici
  • Più amicizie e relazioni più sane
  • Benessere e Spiritualità più forti

 

Ma Di quanto tempo si può aver bisogno per perdonare ? Nel caso di mio padre sono passati 20 anni, lui oramai è deceduto e nonostante questo non riesco a perdonarlo.

“A chi sulla guancia ti colpisce, porgi pure l’altra parte del tuo viso…”

Questo passo della bibbia mi ha sempre dato da riflettere perché si da per scontata la capacità di perdonare a priori tutto e tutti nell’immediato in presenza o meno di un pentimento… e a questo punto mi domando se il perdono non sia una prerogativa di chi a fede ..quella vera che accetta a occhi chiusi tutto quello che viene scritto o detto in base alla bibbia .

Vorrei capire … perdonare non vuol dire dimenticare … perciò perdonare è più una forma di accettazione ?.

Se è una forma di accettazione ..come si può accettare di non essere considerati da un padre , da una madre o chiunque ci sia vicino ? come può avvenire il perdono ? .

In rete ho trovato qualcun’ altro che la pensa sostanzialmente come me .. se avete voglia di date un’ occhiata http://happily.it/6-ragioni-per-non-perdonare-o-almeno-non-ancora/  .

In quanto a me penso che continuerò a piangere ogni volta che piove .

 

 

 

 

 

TUTTO & NIENTE …SIAMO IN TROPPI

TUTTO & NIENTE  avevo scelto questo titolo perché mi calzava , mi piaceva e un po perché non sapevo che razza di titolo dare al mio blog che non ha un vero e proprio target .. per lo meno non era mia intenzione di dargliene uno perché scrivo quello che mi viene in mente e soprattutto quando riesco a ritagliarmi qualche ora di tranquillità.

Mi era già capitato che cercando il mio blog dal web uscisse il blog di un’altro ..esattamente con lo stesso titolo e dominio … un gemello ..con la differenza che il mio non è registrato .

Inoltre anche la pagina ha lo stesso problema … svariati profili e pagine con lo stesso titolo ..per carità non da fastidio a nessuno, almeno credo .. però pensandoci bene non mi sembra giusto nei confronti degli altri ..

Insomma detta in parole povere .. sto pensando di cambiare titolo al blog e di conseguenza alla pagina ..

Ma non ne sono ancora sicura .. anche perché non so ancora come cappero chiamarlo…

Cosi ho pensato di fare un sondaggio .

faccio bene a cambiare titolo al blog ?

 
pollcode.com free polls

 

Votate amici votate !

FIDUCIA

Sono sempre stata molto indipendente .. non mi piace chiedere aiuto .

Ormai da mesi ho difficoltà economiche a causa della casa , il maledetto condominio ..una spesa di 1000 euro da aggiungere all’affitto .. una spesa che non avevo messo in conto .

Per me è stato difficile chiedere aiuto a mia madre e a mia sorella , non credo che sia orgoglio ma più che altro mancanza di fiducia ..per avere fiducia si dovrebbe essere ottimisti verso l’altra persona , ed io sono poco ottimista nei confronti di mia madre ..sarà che quando ero piccola è riuscita a “perdermi” su una montagna per due volte nel giro di una settimana ? .

Questa volta ho dovuto rischiare perché la situazione stava diventando complicata ero a rischio sfratto.

Il problema non sarebbe stato tanto lo sfratto ma l’impossibilità di trovare in breve tempo un’altro appartamento nel mio paese ; mi sarei dovuta allontanare più di 20 km a causa dell’università , infatti di questi tempi molti preferiscono affittare ai studenti con contratti a breve termine piuttosto che rischiare con una famiglia o con dei lavoratori e quei pochi appartamenti rimasti hanno prezzi esorbitanti . 

Mia sorella chiederà un prestito in banca per aiutarmi quando me lo ha detto ho pianto ma non per la risoluzione del mio problema ma perché ho dovuto calpestare le mie convinzioni e ora devo dare fondo al barattolo (praticamente vuoto ) della fiducia .

Sperare e avere Fede in mia madre e mia sorella …

 

Per fare il primo passo non hai bisogno di vedere tutta la scala .

                                                                                                  ( Martin Louther King ).